Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Chironomo - Ninfa da caccia by Mirko Dalmonte Martelli
AMO: Jig 08 - 10 - 12 FILO : nero 8/0 - orange flash CODA: Filo RIB: striscia verde peacock CORPO: SACCA ALARE: TORACE: TESTA: Nella versione ninfa perlina Tungsteno nera 2,4, per la secca pallina di polistirolo gialla dentro a film di domopack trasparente ALI:
Lago di Nembia - (Trento)
L’Oasi di Nembia si trova tra San Lorenzo in Banale e Molveno, è un piccolo lago che si estende per circa 400 m in lunghezza con una larghezza variabile sino a quasi 100 metri. La sua profondità è di pochi metri ed è circondato da un costone roccioso da un lato e dall'altro da uno spledido prato ideale per picnic e lanci con la coda di topo...
Raggiungibile comodamente dopo circa 25/30 minuti dall'uscita dall'autostrada di Trento, il lago appare decisamente stupefacente per via della qualità delle sue acque risorgive, dalla trasparenza delle stesse e dal fatto che la sua temperatura rimane invariata in tutte le stagioni ed è sempre di circa 14°C .... anche di inverno..
Tutte le tecniche di pesca sono ammesse, dopo pubblicheremo lo stralcio del regolamento... il biglietto costa 30 euro sia kill che no kill ... e questo francamente mi lascia perplesso.... mah ... sono presenti Fario e Iridee di grandi dimensioni, perfettamente pinnate, forti e incontrollabili... segno di una ottima salute.
Le trote bollano a secca su microscopici chironomi o midge su ami 18/20 .. che ovviamente non riescono poi a trattenere i pesci di grandi dimensioni.. Ottima la pesca con piccoli streamer di colore scuro recuperati a strappi nervosi .. possibile anche pescare a ninfa con due ninfe montate come limite massimo.
Le trote però non datele per facili...anzi, su sette mangiate corpose aninfa sono riuscito a salparne solo una... ma ne vale la pena.. a secca nel pomeriggio altre cinque catture di dimensioni ... "normali"...
Quache cenno sul regolamento..
È consentito l’uso di una sola canna armata con massimo 2 monoami privi di ardiglione o di artificiali armati con monoamo.. Sono consentite al massimo 2 catture, rispettando le misure minime e massime come da regolamento e leggi. POSSIBILITÀ DI TRATTENERE MAX 1 SALMONIDE GIORNALIERO OLTRE 55 CM (ES. N°1 FARIO 65 CM E N° 1 FARIO 52 CM oppure N° 2 FARIO da 40 CM). È assolutamente vietato continuare la pesca raggiunto il numero di catture consentito nella zona prescelta. Il pesce allamato e non trattenuto deve essere rilasciato in modo da non arrecarne danno, senza estrarlo dall'acqua. La riserva è contraddistinta da apposita tabella. (RISERVA LAGO NEMBIA). La pesca in detta riserva si può esercitare dopo le ore 8 del mattino fino al tramonto. (orario astronomico) L’uscita di pesca nella RISERVA non esclude la possibilità nello stesso giorno di esercitare la pesca in qualsiasi altra zona della riserva: Soci muniti di libretto uscite e controllo catture, gli Ospiti muniti di idoneo permesso. Sono consentite tutte le tecniche di pesca con artificiali (mosca, ninfa, streamer, rotanti, minnow, ondulanti e siliconici) o siliconici armati di monoamo con apertura dalla punta dell'amo al gambo di minimo 1 cm. È consentito entrare in acqua. Per quanto non previsto dal presente regolamento, valgono le disposizioni di legge e del regolamento interno attualmente in vigore. È vietata la pesca con natanti (escluso bellyboat). Obbligo di segnare di volta in volta il pesce pescato e trattenuto. E' Obbligatorio l'uso del guadino.
Il purista della pesca a mosca, che non sono certo io, magari storcerà il naso alla vista di queste catture in lago... ma mi domando cosa vi sia poi di così diverso da un fiume in Slovenia ampiamente ripopolato per i turisti da questo lago che ha anche una sorta di corrente costante ed è ripopolato per lo stesso motivo... non è importante, posso solo dirvi che è un diversivo divertente in un contesto ambientale meraviglioso con acqua cristallina e trote di livrea e forza incredibili..
Mirko Dalmonte Martelli - Wildfly.it
Novità 2016 ... il regolamento è cambiato in parte... non sono più ammesse esche vive ( e permettetemi era anche ora ) , il guadino diventa obbligatorio .. ( ottima regola ) ed infine ..e qui davvero mi fate incazzare, la guardia che è venuta a controllarci ci ha comunicato che per poter pescare a mosca, precisamente a secca, l'amo deve avere una distanza di apertura di almeno un centimetro... praticamente un amo 6 ... o addirittura 4 !!!
Adesso non vorrei sembrare scortese e francamente spero che abbiate usato un Italiano impreciso nello scrivere i permessi... con questa regola pescare a secca è praticamente escluso !! Schiudono chironomi e insetti su ami che vanno dallo 0.16 al 0.20 e le trote sono diffidentissime.. come cavolo pensate che si possano ingannare con un uncino di simili proporzioni ???
Francamente spero vi siate sbagliati, diversamente ieri sabato 12.03.2016 è stata la mia ultima pescata a Nembia e con me la pensano allo stesso modo moltissimi amici e soci che ieri spendendo la cifra di 30 euro hanno praticato il no kill su quelle sponde.... dimenticavo.. 30 euro sono un bel pò per chi fa del no kill la sua scelta di vita.. sono un bel pò anche perchè il KILL costa uguale !!!
Meditate gente... meditate...
RETTIFICA IMMEDIATA A seguito di questo articolo sono stato contattato immediatamente dalla Associazione Pescatori Alto Sarca, i quali confermano che cè un errore da parte della guardia che ci ha controllato i permessi.
Assolutamente il regolamento si riferisce alla SOLA PESCA CON SILICONICI !!!
Francamente ne sono lieto e sono davvero grato loro per una così solerte e immediata risposta, questo dimostra qualora ve ne fosse ancora bisogno che sono una associazione seria e presente, davvero grazie da parte mia e dei gruppi che in qualche modo mi onora rappresentare !!!
Anche questa è la pesca a mosca...
Il Torrente Doccione - (Mo)
È raggiungibile a piedi percorrendo il sentiero che inizia da Fellicarolo (Fanano) e porta alla località I taburri, da cui si può proseguire solo a piedi per Libro Aperto, in macchina seguendo la strada che costeggia e porta a Fellicarolo. Il Torrente Doccione da origine ad una cascata di origine tettonica a 1190 metri di altitudine, con un dislivello di 120 metri e pendenza media del 40%. L’acqua che scorre sulle placche tettoniche e crea uno spettacolo naturale molto affascinante. È bene non avvicinarsi troppo perché gli spruzzi dell’acqua rendono il fondo estremamente scivoloso..
Necessaria licenza di pesca e Tesserino Segnacatture Regionale.
Il tratto in cui peschiamo è quello che parte al di sopra delle cascate stesse.. è un percorso decisamente comodo e privo di ostacoli, occhio in acqua perchè il fondo fatto a placche di roccia a volte è davvero scivoloso.
La pesca va fatta preferibilmente prima di settembre per via della poca acqua ed evitando agosto per via dei molteplici turisti che affollano le cascate stesse... si pesca esclusivamente a secca !!
Acqua limpida, tratti facili alternati da grandi massi regalano squarci meravigliosi do lanciare le nostre mosche da caccia !!
Le trote sono belle, bellissime a volte ci sono sorprese inaspettate... ma è cmq un torrente di alta montagna per cui se qualcuno è passato prima di voi il cappotto è assicurato. Non dimenticatevi viveri e acqua, potrete pranzare in mezzo alla natura godendo di panorami bellissimi... da non disdegnare il rifugio dei Taburri che la leggenda narra di buoni primi e gloriose grigliate... ma questa è un'altra storia...
Mirko Dalmonte Martelli - Wildfly.it
Alto Dardagna
Come già descritto nella precedente scheda che si occupava della parte media del Dardagna ( clicca qui per leggerla ) il torrente Dardagna è un torrente che nasce nei pressi del Corno alle Scale (1945 m s.l.m.) e del monte Spigolino (1827 m s.l.m.) da cui precipita con numerosi e spettacolari balzi. Nel giro di pochi chilometri l'acqua supera un dislivello di oltre 250 metri con salti ripetuti (in tutto sono sette: il primo e più alto è di 30 metri).
In questa scheda parliamo nello specifico della pesca al di sopra delle cascate stesse, le cascate possono essere raggiunte facilmente con un percorso suggestivo che parte dalla Madonna dell'Acero (1190 m s.l.m., Lizzano in Belvedere). Nelle acque del Dardagna si trovano numerose varietà di pesci tipici di acque pulite e fredde come la trota fario ed il vairone..
Necessaria licenza di pesca e Tesserino Segnacatture Regionale.
Non si arriva mai.. infatti per poter pescare sopra le cascate bisogna perlomeno arrivare alle stesse... seguendo il sentiero che va da Madonna dell'Acero alle Cascate del Dardagna mantenetevi alla sinistra dello stesso prendendo la diramazione che porta in alto... arriverete quindi sopra la grande cascata e porete così iniziare a risalire pescando..
Le foto parlano da sole... un posto da favola .. muschio, ombra, acqua purissima.. meravigliosamente fresco quando in città si muore...
Purtroppo per via della sua bellezza e frescura è ampiamente frequentato da turisti da fungo, da sentiero e da grigliatona ... cose peraltro che amo anche io ma che ahimè non coincidono con il silenzio e la calma necessarie per la pesca a mosca in questi luoghi... evitate quindi agosto assolutamente e possibilmente pescateci durante la settimana ...
Le trote sono davvero sospettose, la percentuale rispetto al tratto medio del Dardagna è leggermente inferiore ma gli esemplari sono davvero belli e di dimensioni a volte interessanti... il letto è composto da salti, massi, piane, cascatelle e vasche di notevoli dimensioni .. pescate sempre in caccia e non dimenticatevi le buchette più piccole perchè a volte le trote più belle si nascondono li..
Ci saranno almeno 300 spot ad un ora e mezza da Bologna... puliti, unici, gratis e pieni di libertà.... pensateci..
Mirko Dalmonte Martelli - Wildfly.it
Chiodi Artiglianti Best Grip by Mirko Dalmonte Martelli
Girovagando su internet alla costante ricerca di qualcosa di meglio per poter praticare la "mia" pesca sui torrenti mi sono imbattuto in questi chiodi in tungsteno che a quanto pare sono gli stessi usati dalla nazionale Italiana di pesca a mosca....
Il chiodo in oggetto può essere applicato sulla suola in gomma o sulla suola in feltro di ogni tipo di calzatura e su qualsiasi calzatura con superficie gommosa in modo semplice e veloce garantendo a tutti gli utilizzatori grande sicurezza e tranquillità su ogni fondo ed in ogni condizione grazie alla sua caratteristica principale , una punta di un materiale durissimo (tungsteno) in grado di graffiare, quindi aderire anche sulla la roccia più dura. Può essere agevolmente rimosso dalla sua zona di ancoraggio e successivamente rimontato. E' possibile personalizzare il grip, aumentando e diminuendo il numero di chiodi..
I chiodi vengono venduti nel primo kit base contenente la chiave per poterli invitare a mano o a macchina sulla suola della calzatura, successivamente potete solo ordinare i singoli chiodi senza la chiave ad un costo inferiore..
Ce ne sono svariate modellie svariate misure, non costano certo poco... parliamo di circa 25 euro il kit base.. ma apparentemente sono davvero micidiali e facili da applicare... il modello in foto è per il feltro e non vedo l'ora di provarlo sulle mie scarpette nuove... Li produce l'azienda Bestgrip S.r.l. Via Gromplano,6 24025 Gazzaniga (Bg) Italy www.best-grip.com , di rivenditori ce ne sono moltissimi sparsi per l'italia, personalmente ne ho contattati due e sia la ditta che i rivenditori si sono dimostrati gentilissimi...
I chiodi apparentemente sono davvero ben fatti e danno proprio la senzazione di essere indistruttibili e di fermarsi bene in tutti i tipi di scarponcini.
Clicca sulla tabella per aprire il file pdf
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PREZZI DEI CHIODI PER IL PUBBLICO (SONO LISTINO E VALIDI SOLO PER L’ITALIA)
- Kit completo per calzature (20 chiodi + 1 chiave + 1 art. 5000) : 23.50 Euro - Kit ricarica per calzature (20 chiodi): 16.00 Euro
TUTTI I PREZZI SI INTENDONO IVA ESCLUSA
E se vi piacciono queste schede... passate parola, Grazie
Mirko Dalmonte Martelli
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