Il torrente Fiumicello è il principale affluente del torrente Rabbi..
è un torrente incontaminato che fa parte del parco delle Foreste Casentinesi, lungo la sua strada è possibile incontrare un meraviglioso mulino ancora attivo e visitabile...
acque pure e cristalline, in primavera sono ancora fredde e con pochi insetti ma appena la temperatura sale questo torrente vive del suo splendore...
... gamberi di fiume, nostrani ovviamente, a dimostrazione della purezza delle sue acque..
le trote sono poche... piccole e ahimè abbastanza perseguitate... infatti abbiamo trovato tracce di pescatori prima di noi...
... pescatori con il verme, che se non fosse che qui le trote sono davvero piccole capirei ... mah venire ad insidiare queste è forse una cattiveria che questo posto non si merita...
...Il Mulino Mengozzi abbandonato nel 1963 dopo secoli di attività, è stato pazientemente restaurato dai proprietari, i fratelli Mengozzi, che ne hanno aggiustato e ricostruito tutte le strutture. Così, dal 1993, dopo anni di silenzio, il mulino ha ripreso a funzionare.
L’edificio è strutturato su tre piani. In quello più basso, quasi interamente interrato, vi è collocata la turbina, ossia una ruota idraulica con pale a semicucchiae in rovere, movimentata dal flusso d’acqua convogliato dalla condotta che collega il “bottaccio” (la vasca d’acqua e-sterna) al mulino. Il moto della ruota viene trasmesso al piano supe-riore attraverso un “albero” che la collega alle due macine disposte orizzontalemente, costituite da dischi di pietra, di notevole diametro e peso. Ogni macina è formata da un disco inferiore, fisso,e da uno superiore, mobile, con la centro una “bocca” per il passaggio del grano e delle castagne da macinare. Esiste un dispositivo di regolazione della distanza fra le macine. La farina prodotta viene raccolta in un contenitore di pietra, detto “matriccio”, prospiciente le macine. L’ultimo piano del Mulino è l’abitazione della famiglia Mengozzi.
L’acqua destinata ad alimentare il mulino viene prelevata dal torrente attraverso una presa costituita da una briglia in legno di castagno. Mediante questa chiusura artificiale l’acqua si alza di livello scorrendo in un canale laterale in direzione del mulino. Lungo questo canale esistono delle bocche di sfioro che provvedono a controllare il flusso dell’acqua. Al termine si trova una vasca (il “bottaccio”) da cui l’acqua cade direttamente, attraverso la “tromba”, sulla ruota idraulica di alimentazione delle macine. La forma conica del bottaccio e il dislivello di circa 8 metri consentono una notevole pressione dell’acqua sulle pale della turbina...
un posto incantevole che nel periodo giusto regala qualche cattura di dimensioni ridotti ma di bellissima livrea..
Ed eccoci qui, prima del grande caldo ... come vi dicevo avevamo due pescatori davanti a noi... pescatori col verme, che hanno arato ogni singola buca rendendoci la pesca difficilissima... cio nonostante un paio di trotelle le abbiamo viste.. ma questo era solo il contorno di una giornata di pesca in relax con gli amici di sempre.. Il Fiumicello è un torrente piccolo e insidioso per via della scarsità d'acqua e dei molti alberi caduti... ma offre scenari incredibili e meravigliosi.... nei weekend è visitatissimo dai turisti che fanno trekking per via del bellissimo percorso che lo attraversa più volte.. Un bellissimo posto... con poca acqua in estate e trote piccole di dimensioni e di numero... ma credetemi ne vale davvero la pena...
Pesca a mosca nei torrenti dell'Appennino Tosco Emiliano
WildFly Fly Fishing Adventures
Il Limentrella è un piccolo ma meraviglioso torrente che si nasconde tra le braccia dei suoi due parenti più famosi, il Limentra Inferiore o Orientale che scorre in località Lentula e il Limentra di Sambuca che passa per Pavana. Siamo ad una altitudine che al massimo raggiunge poco più di 700mt sul livello del mare, per questo motivo è un tratto che in termini di temperature e attività delle trote è tra i primi a essere pronto ad inizio stagione..
Dedicata a coloro che hanno iniziato da poco la pesca a mosca... a coloro che pescano da sempre e che mi hanno insegnato... e a coloro che dicono che non ci sono trote a pochi minuti da casa..
Sono alle mie prime esperienze in Brenta, un fiume che riuscirebbe a far innamorare di se il più dubbioso dei pescatori... ogni volta lo affronto con il massimo rispetto.. un pò perchè non ho molta esperienza di corsi d'acqua così importanti e un pò per via della sua imponenza, qualità delle acque e dei pesci che nuotano liberamente tra le sue sponde..
I temoli... lo ammetto tra me e i temoli non cè mai stato un grande amore, non ho mai cercato espressamente di insidiarli ed è stato così anche questa volta... ho pescato normalmente, per isidiare le trote... magari con un filino di rispetto sulle dimensioni della ninfa che ho scelto un pelo più piccola del mio solito...
In acque di grande portata ho sempre pescato con la mia Loomis & Franklin 11' #3 altrenando ninfa, secca e streamer con grande soddisfazione ... anche oggi ho iniziato a ninfa, tecnica in cui stò provando a calarmi lentamente... diciamo che stiamo iniziando a conoscerci e ad avere reciproche soddisfazioni, anche se la secca rimane di gran lunga la vera anima della pesca a mosca... (almeno per me )...
Ed è arrivato lui... anticipato da una meravigliosa marmorata con una pinna spaventosa... entrambi hanno messo a durissima prova il mio finale 0.12... che lasciandomi incredulo ha retto benissimo nonostante i salti ripetuti del temolo e le sfuriate della marmorata in torrente.. Eh si, Stefano Asirelli aveva davvero ragione quando mi diceva che con un buon 0.12 non cè trota che tenga... si ma che tensione ad ogni sfrizionata...
Dopo una veloce foto di rito è tornato libero... così come sempre , torrente o fiume che sia.. non l'ho misurato, ma era davvero impressionante, al punto tale che quando era ancora fuori vista ho pensato fosse un grande barbo e mai avrei detto un temolo di queste dimensioni.. ... come ho detto la canna è una 11' a giudicare dalle foto era davvero un bel pesce..
I mie ringraziamente vanno ad un amico romagnolo che con i sui insegnamenti, dritte, suggerimenti mi permette di crescere ad ogni nuova uscita di pesca..
Grazie Angelo, grazie Brenta !!
Non sempre in torrente, non sempre in acque che corrono .. ma anche questo è WildFly.it
L’Oasi di Nembia si trova tra San Lorenzo in Banale e Molveno, è un piccolo lago che si estende per circa 400 m in lunghezza con una larghezza variabile sino a quasi 100 metri. La sua profondità è di pochi metri ed è circondato da un costone roccioso da un lato e dall'altro da uno spledido prato ideale per picnic e lanci con la coda di topo... ne abbiamo già parlato nel precendete articolo del 2015..qui sopra potete vedere la foto alle 8.00 del mattino dei primi di dicembre ... la nebbiolina sull'acqua rende l'ambiente ancora più magico..
A questa uscita sono presenti i ragazzi del "Romagna Trout", alcuni soci del club "Catch & Release Imola", un paio di fantastici cavaglieri del "Mosca Club Apuano" e ovviamente una selezione dei componenti del "Lago BigFish"... Il Lago di Nembia è una fantastica realtà, tutt'altro che facile .... la possiamo affrontare a mosca e spinning, solo con esche artificiali... La tecnica "trout area" subito si dimostra micidiale e infatti noi moschisti siamo subito subissati dalle molteplici catture dei ragazzi a spinning... per fortuna prendo subito un paio di iridee in profondità... la prima con un ovino fluorescente e la seconda con gli squirmy di Luca Laudadio che sono davvero irresistibili ... altrimenti sarebbero partite subito le prese per il culo a ripetizione...
Pesco tutto il giorno con una 10'6" #6 "frollando" e rollando il più lontano possibile.. infatti facciamo così tanto casino, sopratutto uno di noi (Venanzio VDG) che le trote son tutte a centro lago ... riesco a portarne a riva anche qualcuna a galla, sfruttando la mirabiglia di un paio di mosche regalatemi prima da Marco Conti e poi da Andrea Malzanini... La mattina la chiudo con sei catture portate a riva... in realtà tra slamate e rotte erano ben di più ... ma il bello della pesca è anche questo..
Il pomeriggio dopo un sontuoso pranzo al ristorante sul lago decido di ritornare sotto.... 12' di finale del 5x, di nuovo squirmy rosso, giallo e orange... ne rompo subito tre di fila di cui una quasi al guadino davvero notevole... poi arriva lei.. la mia più bella fario del giorno, le iridee di solito non le fotografo a meno che non siano davvero belle o particolari.. ho dovuto cambiare finale mettere su bava di livello per riuscire a portarne una bella a guadino.. ma ne è valsa la pena..
siamo quasi al tramonto... la giornata è stata meravigliosa.. la compagnia fantastica !! bella gente competitiva solo con la natura ma non con gli altri, nuovi amici e amici di sempre tutti assieme sulle acque limpide di questo meraviglioso lago.. raccogliamo tutto il nostro "rusco" (pattume) e cerchiamo di lasciare intatto il posto così come lo abbiamo trovato... nella foga di sgombrare ho lasciato li il mio ennesimo guadino nuovo....quello rosso che si vede nelle foto... mannaggia !!
il panorama che ho davanti agli occhi merita l'ennesima foto.. è davvero bellissimo, peccato sia già finita la giornata...
Credetemi, ne vale la pena ... ma preparatevi a conquistare ogni singola trota... qui non si regala niente a nessuno ... a mosca specialmente !! Vi consiglio per la mosca di portare artificiali sia da secca che da ninfa, streamer piccoli e di colori vivaci... ovini e squirmy dai colori sgargianti... Nella secca in particolare, chironomi , emergenti e sedge di colore grigio, nero e marrone ... amo 16/18/20 ...e se prendete il trotone con l'amo 20 .... auguri !!!
L'importante è provarci sempre, in particolare a secca.. nella zona della risorgiva dove l'acqua è più mossa le trote si riescono ad ingannare più facilmente ... appena esce il sole gli insetti si vedono ovunque.. provateci !!
05 Gennaio 2019 Riserva Turistica Danilo Ottonello - Masone Genova
Siamo in ferie, periodo invernale... la voglia di pescare e tanta e non sappiamo dove andare ?!?!?! Ed eccoci partiti per la riserva turistica dedicata a Danilo Ottonello in località Masone Ge.
La riserva turistica di pesca a Masone e' aperta tutto l'anno, 2000 metri divisi in due zone di pesca caratterizzate da lame, correntini e buche... la parte alta è aperta a tutte le tecniche, la parte bassa solo pesca a mosca.
Le trote sono di imissione e sono in gran parte iridee, cè ne sono tante, e sopratutto grandi... ci spiegano che è per via dei molteplici cormorani che mangiano tutto ciò che è sotto i 40 cm...
Le abbiamo insidiate in tutti modi... grandi streamers.. ninfa e al coup de soir anche a secca..
la pesca nonostante l'alto numero dei capi presenti in acqua non è affatto scontata... infatti le trote sono molto sospettose e sopratutto il livello dell'acqua escluse alcune buche è decisamente basso.. quindi le trote si allarmano immediatamente ad ogni piccolo movimento..
Il costo per tutto il giorno solo a mosca è di 20 euro, l'accoglienza è fantastica.. i permessi potete farli presso la Tabaccheria Santamaria via Pallavicini, 3 1610 Masone Ge
Dal Lunedì al Sabato è possibile ottenere info anche telefonando al numero +39 010 926005 (Tabaccheria Santamaria a Masone)
Ci siamo davvero divertiti.. abbiamo pescato tutto il giorno risalendo e riscendendo la riserva .. unico neo che sento di segnalare la ahimè sporcizia di alcuni punti e di alcuni padroni di cani che evidentemente non hanno altri luoghi in cui far fare i bisogni ai loro animali.. ma ci hanno assicurato che stanno provvedendo..
Con l'occasione abbiamo riabbracciato un caro e vecchio amico come Peo Bressan che ci ha fatto da guida indigena con grande passione, grazie Peo !!
Non vi rimane che provare, ricordatevi che i posti vanno prenotati !! in bocca al lupo