Il Torrente Savena
Dopo pochi chilometri dalle sorgenti, il Savena entra in provincia di Bologna, percorre una valle piuttosto incassata e ad andamento pressoché rettilineo, bagnando Pianoro (dove riceve il suo principale affluente, il rio Favale), e la periferia sud orientale di Bologna e termina attualmente il suo corso immettendosi nel torrente Idice presso San Lazzaro di Savena dopo circa 55 km. La portata media annua è di circa 4 m3/s, quella minima di circa 0,3 m3/s, quella delle piene ordinarie può arrivare a 150 m3/s, ma nelle massime piene (centennali) si possono superare i 400 m3/s ed anche più, come accadde nella piena del 4 novembre 1966, nel corso della quale esondò nei pressi di Rastignano e San Ruffillo.
I crinali che costeggiano il tratto iniziale sono rivestiti da boschi di latifoglie (faggete). Scendendo, poco dopo l'ingresso nella Provincia di Bologna, il corso d'acqua forma il lago di Castel dell'Alpi (San Benedetto Val di Sambro), formatosi a causa di varie frane, la più recente nel 1951. Più a valle le latifoglie lasciano spazio a una flora meno montana (sambuchi e pioppi).
Il corso del torrente è costeggiato, in parte, dalla Strada statale 65 della Futa che collega Bologna a Firenze ed in parte dalla strada provinciale che collega Pianoro con Castel dell'Alpi, passando, fra l'altro, per le strette e suggestive gole di Scascoli (Loiano), lunghe circa 2 km, con pareti precipiti a picco sul fiume ed una larghezza che, in certi punti, è di pochi metri. .
Mirko Dalmonte Martelli
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